Testimonianza di Francesco

Il Signore, mi è stato vicino già da prima che nascessi, anche se sono nato in una famiglia di non credenti.

Mia madre, quando io ero ancora piccolo, frequentava saltuariamente la Chiesa Evangelica ADI di Lecce. Contemporaneamente frequentava alcuni testimoni di Geova. Ora le mie zie, sorelle di mio padre, erano già convertite; quando avevo l’età di dieci anni, una di loro mi invitò in chiesa una domenica. Io ci andai per farla contenta, ma dopo quel culto continuai a frequentare quella chiesa (ADI di Lecce). Man mano che ci andavo mi piaceva sempre di più, soprattutto per il fatto che i cantici erano molto diversi da quelli della chiesa cattolica che prima (forzatamente) frequentavo. Mia madre mi mise d’avanti ad una scelta: o seguire come prima solo la chiesa cattolica, o seguire solo la chiesa evangelica. Prima feci la prima comunione, poi decisi di non frequentare più la chiesa cattolica e passare subito a quella evangelica. Insomma in quell’anno feci un semplice cambio di religione. Il cambio di vita lo ebbi qualche anno dopo con la conversione a Cristo. Mia madre intanto stava passando dei periodi brutti della sua vita. Soffriva di attacchi di panico e depressione. Una domenica la invitai a venire in chiesa, dicendogli che, come sentivo nelle testimonianze di fratelli e sorelle, il Signore poteva guarire e liberare. Allora cominciò a venire in chiesa qualche volta. Un giorno c’era la tenda a Brindisi; mia zia invitò anche mia madre, la quale non voleva venire. Ma alla fine decise di venire. Quel giorno sotto la tenda si convertì, il Signore la salvò e questo servì anche per la mia conversione. Dopo crescendo, anche se frequentavo la chiesa evangelica, crescevano in me i desideri di ragazzino, e i miei pensieri si distolsero dal Signore, che già da tempo mi stava benedicendo. Una cosa che ha caratterizzato molto la mia vita è stato il trasferimento da Carmiano, il paese in provincia di Lecce dove ho vissuto la mia infanzia e l’inizio dell’adolescenza, a Cles, il paese in provincia di Trento dove ora vivo. Per me era iniziata l’età del divertimento, anche se fin da piccolo non me n’ero mai privato. Il trasferimento, per me, significava lasciare i miei amici e trovarmi da solo; cioè all’improvviso dovevo trovare dei nuovi amici. Ma non è stato questo il problema: i ragazzini della mia età non mi accettavano. Non riuscivo a trovare degli amici. Risultò che iniziai a chiudermi in me stesso. Avevo frequentato la prima media a Carmiano e incominciai a Cles, frequentando la seconda media. Un disastro era per me: tutti mi erano contro. A casa poi non venivo capito. Mi mancavano i miei amici di Carmiano ed infatti mi tenevo sempre a contatto con loro. Ogni volta che ci andavo in vacanza (tre volte l’anno) ritornavo alla vita di prima. Non accettavo il fatto di stare lontano dal mio paese. Volevo tornare li; i miei a mici erano li. Poi pian piano con il passare del tempo iniziai a cercare i divertimenti anche nel posto in cui vivo. Cercavo, ma non trovavo. Anche se una sera mi divertivo comunque non mi rimaneva niente. Ed erano rarissime le volte che mi divertivo. Un fatto molto importante era che il mio carattere stava cambiando. Io fin da piccolo non potevo accettare di stare subordinato agli amici del mio gruppo. Io mi sentivo qualcuno tra i miei amici. Nel gruppo, ho sempre voluto essere il “Capo”. Invece questo cambiò. Capì dopo essermi convertito, che il Signore si servì di quella situazione per rendermi umile.

Nell’estate del 2004, ero in vacanza a Carmiano; un giorno feci un incidente in scooter ed ero senza casco. Dietro di me avevo mia cugina. Lei invocò il Signore di aiutarci, mentre stavamo cadendo. Io sono sicuro che, se non fosse stato per il Signore, quel giorno non mi sarei alzato da terra. Invece dopo essere rinvenuto, mi alzai e mi arrabbiai per quello che era accaduto. Rimasi 3-4 giorni all’ospedale. Mia zia mi disse: “Sai perché il Signore ti ha lasciato ancora sulla terra, vero? E’ perché non sei ancora salvato”. Quella frase mi scosse e mi fece pensare. Dovetti ammettere che il Signore aveva avuta molta pazienza con me. Io conoscevo la verità. Ma rinviavo sempre. Anzi, in quel periodo iniziai a pensare che non mi sarei mai convertito. Perché ciò che cercavo era lontano dalle cose del Signore. Dopo quella frase dissi dentro di me al Signore: “Basta Signore. E’ inutile continuare a rimandare. E’ arrivato il momento di accettarTi come mio personale Salvatore”. Ritornato a casa, decisi di pregare il Signore affinchè mi salvasse. Pregammo con mia zia, mia madre e mio cugino. Poi sentì una gioia dentro me. Andai a casa dell’altra zia e diedi la bella notizia che il Signore mi aveva salvato. Però scoprì tempo dopo che quella era solo la prima esperienza. Lo zelo verso le cose del Signore c’e lo avevo, ma non avevo conoscenza. Non davo ancora buoni frutti. Dopo varie esperienze con il Signore, ad un raduno giovanile delle ADI a Chianciano Terme, sollecitato dal mio pastore, tolsi gli orecchini che portavo all’orecchio sinistro, pensando di rimetterli una volta tornato a casa. Non li misi più e questo fu il primo frutto. Dopo, gloria a Dio, i miei fratelli vedevano in me altri frutti della conversione. La mia vita cambiò. Anche la gente che mi era intorno mi vedeva diverso. I miei amici di Carmiano non mi riconoscono più.

Il quattro giugno del 2006, sono sceso nelle acque battesimali. Ora servo il Signore in chiesa con il gruppo musicale. Ogni giorno riscopro che il Signore è veramente grande! Lui non mi lascia e non mi abbandona; sta sempre con me ogni momento della mia vita, nonostante io non sono perfetto e lo ferisco spesso. Ma lui mi modella a Sua immagine e somiglianza, e questa è una cosa fantastica. Ho trovato ciò che per anni ho cercato nel mondo e non trovavo. Ora sto aspettando il battesimo nello Spirito Santo e so che non tarderà.

Gloria sia resa a Dio per tutto ciò che ha fatto per me.

Ho poi ricevuto il battesimo nello Spirito Santo, gloria a Dio!

Nel 2015, Signore mi ha portato in modo miracoloso in Svizzera. Poi mi ha seguito la mia famiglia. Ci ha mostrato in tanti modi il Suo amore ed il suo sostegno. Qui ho potuto conoscere colei che, nel 2018 é diventata mia moglie. Quanti bei doni mi ha fatto il mio Signore!

Gloria a Dio !

Francesco